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Quando unisco due punti creo un segmento, se questo viene prolungato ai suoi estremi creo una retta.
Una retta nello spazio, lasciata senza alcun riferimento, serve a poco per cui viene sempre disegnata sul piano cartesiano che mette in relazione una cosa in funzione di un’altra:
- il numero di vendite in funzione dei giorni
- gli ingredienti di una torta in funzione del tipo di torta
- il numero di passeggeri in funzione del costo del biglietto
- il numero di studenti in funzione della scuola di provenienza
- le promozioni in funzione della classe.
Una retta mette in relazione l’asse delle y con l’asse delle x.
In generale una retta viene scritta come:
(1) ![]()
prende il nome di coefficiente angolare in quanto esso mi fornisce l’inclinazione della retta.
prende il nome di ordinata all’origine perché è il valore dell’intersezione della retta con l’asse delle ordinate.
Le rette hanno quindi sempre equazione
(2) ![]()
ma comunemente si adotta la forma (1) perché fornisce molte più informazioni della forma (2).
Come faccio a rappresentare una retta sul piano cartesiano?
Fondamentale: sono sufficienti due punti per rappresentare una retta!
SOLO DUE ossia è sufficiente prendere un valore a caso di x ed uno di y oppure due di x o due di y, l’altra incognita si trova partendo dall’equazione della retta.
Ad esempio:
![]()
Metodo intersezione con gli assi anche illustrato nel video relativo
- prendo il valore
troverò che
ed ho trovato il punto A(0;2). - Poi prendo y=0 allora avrò
ossia
per cui il secondo punto è B(-1;0).
Segno i due punti sul piano cartesiano, li unisco ed ho proprio la retta cercata
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