TPSIT – Simulazione II prova a.s. 2018/2019 – RFID – Radio-Frequency IDentification

Ecco la simulazione di seconda prova.

Analizzo la seguente parte:

Ogni bicicletta è dotata di un proprio tag a radiofrequenza (RFID) che ne riporta il codice univoco: questo tag viene letto da un apposito dispositivo su ogni slot (RFID reader) sia in ingresso che in uscita della bicicletta. L’utente potrà successivamente riconsegnare la bicicletta presso una qualsiasi stazione cittadina (quella di noleggio o un’altra) che abbia slot liberi. In questo modo, per ogni stazione è sempre possibile sapere quali biciclette sono bloccate negli slot e disponibili per il noleggio, quali sono state noleggiate e quali vengono riconsegnate.

Il candidato analizzi la realtà di riferimento e, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, individui una soluzione che a suo motivato giudizio sia la più idonea per sviluppare i seguenti punti: 1. il progetto, anche mediante rappresentazioni grafiche, dell’infrastruttura tecnologica ed informatica necessaria a gestire il servizio nel suo complesso, dettagliando: a) l’infrastruttura di comunicazione, in termini di caratteristiche dei canali, degli apparati e dei protocolli, che permette di trasmettere le informazioni di ciascuna stazione al sistema centrale; b) le caratteristiche generali dei componenti hardware e software del sistema sia a livello centrale che nelle stazioni; c) le misure e gli apparati per assicurare la continuità del servizio.

Introduzione alla Radio Frequency Identification

si intende una tecnologia per l’identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni inerenti ad oggetti, animali o persone (automatic identifying and data capture, AIDC) basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate tag (o anche transponder o chiavi elettroniche e di prossimità), e sulla capacità di queste di rispondere all’interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati reader (o anche interrogatori).

Questa identificazione avviene mediante radiofrequenza, grazie alla quale un reader è in grado di comunicare e/o aggiornare le informazioni contenute nei tag che sta interrogando; infatti, nonostante il suo nome, un reader (ovvero: “lettore“) non è solo in grado di leggere, ma anche di scrivere informazioni.

Caratteristiche

Nello specifico un sistema RFID è costituito da tre elementi fondamentali:

  1. uno o più etichette RFID (o tag o transponder);
  2. un apparecchio di lettura e/o scrittura (lettore);
  3. un sistema informativo di gestione dei dati per il trasferimento dei dati da e verso i lettori.

L’elemento principale che caratterizza un sistema RFID è l’etichetta RFID o transponder o tag, che è costituito da:

  • un microchip che contiene dati in una memoria (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio),
  • una antenna,
  • un supporto fisico che tiene insieme il chip e l’antenna chiamato “substrato” e che può essere in Mylar, film plastico (PET, PVC, ecc), carta o altri materiali.

L’etichetta RFID può essere attiva, passiva, semi-passiva o semi-attiva.

Etichetta RFID passiva

L’etichetta contiene semplicemente un microchip (con identificativo univoco ed eventuale memoria) privo di alimentazione elettrica, un’antenna ed un materiale che fa da supporto fisico chiamato “substrato”. Al passaggio di un lettore che emette un segnale radio a frequenze basse o medie o di alcuni gigahertz (sotto le diverse bande usate), la radiofrequenza attiva il microchip e gli fornisce l’energia necessaria a rispondere al lettore, ritrasmettendogli un segnale contenente le informazioni memorizzate nel chip, ma che può anche scrivere dati sul tag.

Etichetta RFID attiva

L’etichetta dispone di una o più antenne per inviare il segnale di lettura e ricevere le risposte anche su frequenze diverse, una batteria di alimentazione e uno o più transponder/tag RFID. L’etichetta può anche contenere sensori. In genere le etichette attive hanno distanze operative maggiori di quelle passive che arrivano fino a 200 m.

Etichetta RFID semi-passiva

L’etichetta semi-passiva è dotata di batteria, che è usata solo per alimentare il microchip o apparati ausiliari (sensori) ma non per alimentare un trasmettitore, in quanto in trasmissione si comporta come un’etichetta RFID passiva.

Etichetta RFID semi-attiva

L’etichetta semi-attiva è dotata di batteria che alimenta il chip ed il trasmettitore in cui per risparmiare energia l’etichetta RFID è disattivata e viene attivata tramite un ricevitore con tecnologia dei tag passivi e quindi in assenza di interrogazioni il tag può operare per tempi lunghi.

Lettore RFID

Il lettore emette un campo elettromagnetico/elettrico che tramite il processo della induzione genera nell’antenna del tag una corrente che alimenta il chip. Il chip così alimentato comunica tutte le sue informazioni che vengono irradiate tramite l’antenna verso il Lettore ed il Lettore, come più volte detto, può anche scrivere i dati sul tag.

L’antenna riceve un segnale, che tramite il principio della induzione trasforma in energia elettrica, che alimenta il microchip. Il chip così attivato trasmette i dati in esso contenuti tramite l’antenna (circuito di trasmissione del segnale) all’apparato che riceve i dati. In sintesi, un tag RFID è in grado di ricevere e di trasmettere via radiofrequenza le informazioni contenute nel chip ad un transceiver RFID.

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