Figure piane e solide

La parola geometria deriva dal greco ghe che significa terra e metron che significa “misura”.

Il nome stesso della geometria dice che essa nacque per rispondere a necessità pratiche: per misurare distanze e aree, per descrivere la forma e la dimensione degli oggetti materiali.

La pa

 

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Ecco le soluzioni “Per mettersi in gioco”

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# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP00001.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 1:
#          numero intero successivo a quello dato
#####################################################################

x = int(input(“si inserisca un numero intero: “))

print(“il numero succesivo è: “, x+1)

####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
# Nome file: ESP00002.py
# Commenti:
#           Verifica di programmazione
#           esercizio 2:
#           verifica numero pari
# ####################################################################

x = int(input(“si inserisca un numero intero: “))

b = x%2

if b==0:
print(“Il numero inserito è pari”)
else:
print(“il numero inserito è dispari”)
####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP00003.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 3:
#          area trapezio con dimensioni comprese tra 1 e 10
#          solo numeri interi
#####################################################################

print(“| —————————————————————-|”)
print(“| Area del trapezio con le basi e l’altezza tra 1 e 10            |”)
print(“| Questa versione accetta solo numeri interi                      |”)
print(“| —————————————————————-|”)

#
# si noti che accetta solo numeri interi
#
b = int(input(“si inserisca una base del trapezio: “))
if b<1 or b>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
B = int(input(“si inserisca l’altra base del trapezio: “))
if B<1 or B>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
h = int(input(“si inserisca l’altezza del trapezio: “))
if h<1 or h>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
A=(B+b)*h/2
print (“L’area del trapezio è: “,A)

####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP003V1.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 3:
#          area trapezio con dimensioni comprese tra 1 e 10
#          numeri reali
#####################################################################

print(“| —————————————————————-|”)
print(“| Area del trapezio con le basi e l’altezza tra 1 e 10            |”)
print(“| Questa versione accetta numeri reali                            |”)
print(“| —————————————————————-|”)

#
# si noti che accetta numeri reali
#
b = float(input(“si inserisca una base del trapezio: “))
if b<1 or b>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
B = float(input(“si inserisca l’altra base del trapezio: “))
if B<1 or B>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
h = float(input(“si inserisca l’altezza del trapezio: “))
if h<1 or h>10:
print(“I valori devono essere compresi tra 1 e 10”)
print (“FINE PROGRAMMA”)
else:
A=(B+b)*h/2
print (“L’area del trapezio è: “,A)

####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# NOme file: ESP004V0.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 4:
#          solo se si inserisce 13 o 17 si calcola il volume della sfera
#          ho incluso il modulo math per il calcolo esatto di pi greco
#          si poteva anche definirlo in maniera eplicita
####################################################################

import math

print(“| —————————————————————-|”)
print(“| Si calcola il volume della sfera solo con 13 i 17               |”)
print(“| —————————————————————-|”)

a = input(“Chiave di innesco: “)

if a==’13’ or a==’17’:
r=float(input(” Raggio: “))
if r>0:
V=4/3*math.pi*r*r*r
print(“Il volume è: “,V)
else:
print(“Il raggio non può essere nè negativo nè nullo”)
print(“Fine Programma”)
else:
print(“Chiave di innesco sbagliata”)
print(“Fine Programma”)

 

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# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP005V0.py
#
# Commenti:
#           Verifica di programmazione
#           esercizio 5:
#           verifica che il numero di tentativi sia 3 e si passa lo sbarramento
#           solo se si inserisce il numero 8
#           utilizzo corretto del ciclo while e forzata la condizione d’uscita
# ####################################################################

c=1

while c <4:
a=input(“Parola d’ordine”)
if a==’8′:
print(“Passa pure”)
print(“Fine programma”)
c=4
else:
if c==3:
print(“Numero di tentativi finiti”)
print(“Fine programma”)
else:
print(“Riprova a vedere se trovi la parola d’ordine”)
c=c+1

 

####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP0006V0.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 6:
#          multiplo di un numero intero fino a 10
#          utilizzo del ciclo for
# ####################################################################

n = int(input(“Scrivi un numero intero positivo: “))

if n<1:
print(“Il numero deve essere positivo e diverso da zero!”)
print(“Fine programma”)
else:
for i in range(10):
p=n*(i+1)
print(p)

####################################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP007V0.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 7:
#           multiplo di un numero intero fino a 10
#           utilizzo del ciclo for
#           richiamo di una funzione
######################################################################

def multiplo(a,b):
p=a*(b+1)
return(p)

n = int(input(“Scrivi un numero intero positivo: “))

if n<1:
print(“Il numero deve essere positivo e diverso da zero!”)
print(“Fine programma”)
else:
for i in range(10):
print(multiplo(n,i))

 

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L’intestazione di un programma

Dopo che ci si è un po’ esercitati con qualche istruzione e qualche programma che la contiene, è indispensabile dare qualche nozione di standard.

Il nome di un programma deve essere standard ossia deciso per tipologia o obiettivo. Ad esempio, se si sta sviluppando una serie di programmi per un’azienda con nome COC tutti i programmi cominceranno con queste tre lettere poi dei numeri progressivi; oppure se si sono create delle funzioni la quarta lettera può essere una F per indicare funzione o una P, per indicare un programma nel caso precedente.

Ad esempio, ho creato una funzione; il nome del relativo file che la conterrà avrà il nome:

COCF0001

Se invece il file è un programma esso si chiamerà COCP0001.

Nel caso di esercizi di sviluppo, come all’inizio di un corso, si potranno chiamare ESP00001 o ESP00002, dove con ES indico esercizio, P come programma e 00001 è un progressivo. Notare che usare nomi brevi permette al computer di identificare e utilizzare i programmi il meglio possibile ed al programmatore un accesso molto veloce e di facile scrittura.

Una volta salvati i file in una cartella ricordarsi SEMPRE di creare un indice con all’interno i nomi di tutti i file della cartella ed una spiegazione di cosa fanno.

Tale convenzione è fondamentale quando si cominciano ad avere molti file o programmi, all’inizio sembra una cosa noiosa perchè ci si ricorda esattamente cosa fanno ma vi assicuro che dopo un po’ di tempo è indispensabile.

Un’altra regola FONDAMENTALE è inserire all’inizio del programma le seguenti righe:

#######################################################
# Python 3.2.2
# Autore: Francesco Bragadin
# Data creazione: 4/1/2012
# Ultima modifica: 4/1/2012
#
# Nome file: ESP00001.py
#
# Commenti:
#          Verifica di programmazione
#          esercizio 1:
#          numero intero successivo a quello dato
#####################################################################

Come si nota se in ogni programma si usa questa intestazione appena lo si apre si intuisce cosa fa, da chi è stato scritto quando si è creato, e quando è stato modificato l’ultima volta.

E’ fondamentale farlo per tutti i programmi.

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Test Power Point esercizio 3

Ecco gli allegati:

 

 

 

AISIT

Appoggio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il testo dell’esercizio:

TestPowerPointES3

 

 

 

 

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Test Power Point esercizio 2

[:it]Ecco gli allegati:

 

Ecco il testo dell’esercizio:

TestPower pointES2[:en]Ecco gli allegati:

 

Ecco il testo dell’esercizio:

TestPower pointES2[:de]Ecco gli allegati:

 

Ecco il testo dell’esercizio:

TestPower pointES2[:]

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Test Power Point esercizio 1

Ecco gli allegati per svolgerlo

 

 

 

Ecco il testo dell’esercizio:

TestPower pointES1

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La derivata: approccio NSA (non standard) – introduzione storica

Se Achille (detto “pie’ veloce”) venisse sfidato da una tartaruga nella corsa e concedesse alla tartaruga un piede di vantaggio, egli non riuscirebbe mai a raggiungerla, dato che Achille dovrebbe prima raggiungere la posizione occupata precedentemente dalla tartaruga che, nel frattempo, sarà avanzata raggiungendo una nuova posizione che la farà essere ancora in vantaggio; quando poi Achille raggiungerà quella posizione nuovamente la tartaruga sarà avanzata precedendolo ancora. Questo stesso discorso si può ripetere per tutte le posizioni successivamente occupate dalla tartaruga e così la distanza tra Achille e la lenta tartaruga pur riducendosi verso l’infinitamente piccolo non arriverà mai ad essere pari a zero.

Questo è uno dei paradossi di Zenone (filosofo greco, 489 – 431 a.c) che ha creato tanti problemi anche all’analisi NSA facendola abbandonare e cadere nell’oblio. Il maggior responsabile è stato George Berkeley (filosofo e teologo inglese – 1685 -1753) (1734) il quale ha affermato che tale teoria fosse contraddittoria; in particolare affermare che gli infinitesimi sono sia uguali a zero che diversi contemporaneamente, è appunto una contraddizione.

Il francese Cauchy (matematico e ingegnere francese 1789- 1857) ed il tedesco  Weierstrass (matematico tedesco – 1815 – 1897) colsero la palla al balzo e cominciarono ad elaborare tutta le teoria dei limiti con il concetto di epsilon piccolo a piacere o di M grande ed il concetto di modulo di funzione; il passo successivo è stato quello di definire il rapporto incrementale e quindi la derivata.

Sfido qualunque liceale a spiegarmi in maniera completa ed esaustiva la teoria di Cauchy e Weierstrass: solo negli studi univeristari si ha il tempo di apprezzarla e di capire che anch’essa ha i suoi pregi ed una pulizia formale molto elevata e sopraffina.

Abraham Robinson

Fortunatamente Abrahm Robinson (matematico polacco- 1918 – 1974) tra il 1960 ed il 1966, riabilita Leibniz (filosofo, matematico tedesco – 1646-1716) e lo stesso Newton (matematico, fisico, alchimista inglese – 1642 – 1727)  affermando:

Se K è un insieme di proposizioni (predicati) tali che ogni sottoinsieme finito K è consistente, allora anche K è consistente.

Ossia grazie a questo teorema viene riabilitata la teoria NSA ma, ancora adesso, negli studi universitari di analisi,  non viene mai citata pur utilizzandola alla grande negli esami successivi di ingegneria.

Voglio ringraziare il Prof. Bonavoglia per avermi fatto scoprire questo approccio all’analisi che spero possa risultare più chiaro e semplice agli studenti che hanno la necessità di apporocciarsi all’analisi attraverso strumenti più empirici che astratti.

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Buon Natale 2011

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La stampa unione in open office

Anche in open office si può fare la stampa unione: è importante seguire il seguente protocollo.

– definire il documento se verrà usato per la stampa unione.

– associargli un database

– creare tante pagine uguali quante sono quelle dei record presenti nella tabella.

Si inseriranno solo i punti fondamentali da seguire per fare la stampa unione senza immagini che alla fine complicano la spiegazione.

Dal menù: Strumenti –> Stampa guidata in serie

Si apre una nuova finestra

lasciare pure selezionato: Usa il documento attivo

Si apre una nuova finestra

Che tipo di documento? Scegliere lettera (naturalmente si può usare anche email)

Si apre una nuova finestra

Cliccare su Seleziona elenco indirizzi

3 opzioni:

Aggiungi–> associo al documento un database esistente

Crea –> creo un database ex novo

Filtra –> da un database già esistente filtro solo quei record che mi interessano

Vado adesso su crea.

Si apre una nuova finestra.

Ho tanti record posso inserire dei valori come pure eliminare anche delle colonne (descrittori del campo attraverso il comando personalizza che mi apre una nuova finestra nella quale posso aggiungere o eliminare le colonne).

Ma adesso inserisco alcuni record dopo aver valorizzato i campi si clicca su nuovo.

Dopo aver inserito i campi si va su OK e si aprirà una nuova finestra che mi permette di salvare il database appena creato.

Si noti l’estensione del database appena creato. (csv)

Quindi si apre una finestra che già si aveva incontrato ma adesso con il nome del database appena creato. Lo si selezioni e si clicchi su OK.

Adesso o si continua con i punti di menù successivi oppure si possono inserire i campi del database utilizzando:

Inserisci–> comando di campo –>  altro–> cartella database, si seleziona il database  e si inseriscono i campi e si clicca sul pulsante inserisci. e poi chiudi adesso si può tornare alla finestra stampa guidata in serie e si possono vedere o le anteprime o stampare tutti i file.

La procedure della stampa unione con open office è più complicata ma alla fine è molto simile a quella dell’office

 

 

 

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Giochiamo con le equivalenze

10 ESERCIZI MISURE DI LUNGHEZZA
43 cm = ……………….. dam
215 m = ……………….. dm
3,5 hm = ……………….. km
4589 cm = ……………….. mm
500 cm = ……………….. m
45,5 m = ……………….. dm
7000 km = ……………….. mm
300,5 hm = ……………….. dam
0,563 mm = ……………….. cm
546,78 m = ……………….. dm
Aspetto le risposte!
Attenzione che mi piacerebbe avere la notazione scientifica!
Ecco latri esercizi per rafforzare la conoscenza attenzione usare sempre la notazione scientifica ed usate il blog per le rispooste:
43 dm = ………………..cm
215 dm = ……………….. m
3,5 km = ……………….. hm
4589 mm = ……………….. cm
500 m = ……………….. cm
45,5 dm = ……………….. m
7000 mm = ……………….. km
300,5 dam = ……………….. km
0,563 cm = ……………….. dam
546,78 dm = ……………….. m
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