Il modello TCP/IP

Il modello TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) è più propriamente definibile come protocollo, o meglio insieme di protocolli: esso rappresenta l’applicazione pratica e semplificata della connessione e della gestione delle reti, mentre l’architettura ISO/OSI è il modello teorico e progettuale delle reti.

Il protocollo IP è quello che gestisce la connessione tra le reti LAN e WAN ed è questo il motivo per cui si parla di Internet come il nome del protocollo che permette la connessione tra i computer.

Nel caso di reti interconnesse da router, al livello di rete si possono avere cammini alternativi di collegamento tra due nodi della rete.
I compiti principali di questo livello sono:
• conoscere la topologia della rete
• scegliere di volta in volta il cammino migliore
• gestire il flusso di dati e le congestioni
• gestire le problematiche derivanti dalla presenza di reti diverse.

Ad ogni dispositivo o device che si connette alla rete si associa un numero che comunemente viene definito indirizzo IP. Ve ne sono adesso di due tipi

Ip v 4 formato da da 4 byte (32 bit) che si indicano invece che in formato binario:

10010101.00101001.11001000.10100010

che è indubbiamente complesso da memorizzare e gestire (spesso si inseriscono manualmente tali numeri all’interno di una macchina che si vuole identificare all’interno di una rete) per cui si utilizza la relativa notazione decimale

149.41.200.162

Ma quanti device posso collegare con con Ip v4?

Essa è una disposizione con ripetizione ossia:

2^{32}=4.294.967.296

indirizzi diversi.

Purtroppo ci si è resi conto che tale numero non è più sufficiente per cui si è deciso di adottare un nuovo protocollo con più bit:

IP v 6 formato da 16 byte (128 bit) in questo caso si hanno:

2^{128}=3,4\cdot 10^{38}

indirizzi diversi.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *