Piano cartesiano

Renè Magritte

Il piano cartesiano consente di rappresentare visivamente l’andamento di una variabile rispetto ad un’altra.

Ad esempio, posso rappresentare sul piano cartesiano l’andamento nel tempo del numero di pasti che vengono preparati ogni giorno all’interno di una mensa. Se questo andamento rappresenta una ciclicità (ripetizione dell’andamento della curva) si possono prevedere le quantità da acquistare ed un’eventuale possibilità di ottimizzare le risorse o fare nuovi investimenti.

Il piano cartesiano venne introdotto da Cartesio (matematico francese) nel 1637: egli cercò così di fondere l’algebra con la geometria.

Cogito ergo sum

E’ una delle frasi celebri di Cartesio che mette in evidenza che solo pensando posso dimostrare di distinguermi da altre forme di vita e posso migliorare la mia condizione.

Nomenclatura:

Asse x o asse delle ascisse è quella orizzontale.

Asse y o asse delle ordinate è quella verticale.

Un punto sul piano cartesiano è identificato da due numeri o coordiate la prima è sempre riferita alle x, la seconda alle y e se ce ne fosse una terza alle z.

Un punto quindi si identifica in tale maniera P(2;3) non si mette l’uguale vicino alla P ma direttamente la parentesi e i due numeri divisi o da un punto e virgola o da una virgola soltanto. Si fisssa il numero 2 sulle x e si tira su una riga verticale. Si fissa il 3 sull’asse delle y e si tira una riga oriozzontale: il punto d’incrocio rappresenta il punto

P(2;3) punto

L’applicazione immediata è nella cartografia che non dimentichiamo ebbe un grandissimo sviluppo proprio nel bacino del mediterraneo e nella nostra penisola famosa per le Repubbliche marinare (Venezia, Genova, Amalfi e Pisa).

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Una risposta a Piano cartesiano

  1. Simone Paolazzi scrive:

    1) -3.16227766017

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